Prestiti on line quale conviene: come valutare un prestito su internet e migliori offerte

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L’era digitale, con le sue mille possibilità, ha dato modo alle persone di accedere alle informazioni in maniera semplice, immediata, in qualsiasi parte del mondo esse si trovino. Questa istantaneità, offerta da internet tra la richiesta di informazioni e l’ottenimento delle stesse, ha consentito agli istituti che erogano credito di sviluppare e offrire ai propri clienti, o futuri tali, degli strumenti preziosi. Tra i tanti vantaggi nati dal connubio tra il web e le banche troviamo i prestiti personali online. Oggi, in pochi minuti, è possibile ottenere una miriade di preventivi da tutte le banche del mondo. Questa immensa possibilità di scelta potrebbe, però, disorientare alcune persone e pertanto è bene sapere prima come e cosa valutare quando si richiede un prestito su internet.

Tasso Annuo Nominale

Il TAN (Tasso Annuo Nominale) rappresenta la percentuale di interesse che un utente deve corrispondere alla banca per ogni anno di durata del prestito personale. Va da sé che ogni eventuale prolungamento della scadenza del contratto va ad aumentare l’importo totale degli interessi, rendendo il prestito meno vantaggioso rispetto alle condizioni iniziali.

Poichè il tasso annuo nominale viene equamente distribuito tra tutte rate mensili, è facile capire come esso influenzi in maniera diretta l’importo delle stesse.

Di conseguenza, scegliere un prestito personale con un TAN basso significa anche avere rate più basse, perché i due valori sono direttamente proporzionali tra loro e all’aumentare dell’uno aumenta, automaticamente, anche l’altro.

Spese accessorie

Il TAN non è l’unico parametro a influenzare la convenienza di un prestito personale. Nel processo di scelta è importantissimo valutare anche le spese accessorie. Queste, talvolta, possono essere davvero elevate e influenzare notevolmente la somma da versare con ogni rata mensile. Le spese accessorie sono l’insieme di tutti i costi necessari per gestire un prestito personale e comprendono: spese di istruttoria, imposta sul contratto, incasso e gestione delle rate, eventuali comunicazioni da parte della banca o della finanziaria, spese di chiusura ed eventuale assicurazione.

L’unione tra il TAN e le spese accessorie costituisce il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale).

Spese di istruttoria

Sono tutti quei costi che la banca deve sostenere per aprire la pratica del finanziamento e gestirla per tutta la durata del contratto. Non solo, rientra tra queste spese anche il denaro necessario per accedere ai database della Centrale Rischi per verificare se il soggetto richiedente il prestito è un buon pagatore oppure no, o se magari rientra tra i debitori protestati.

La banca può decidere liberamente se inserire l’intero importo delle spese di istruttoria solamente all’interno della prima rata mensile oppure distribuirlo in parti uguali fra tutte le mensilità da pagare.

Inoltre, queste spese non devono essere pagate se la richiesta di prestito dovesse venire respinta. Nel caso in cui la banca pretenda il pagamento anticipato di queste spese e poi il prestito viene negato, allora tale importo deve essere interamente restituito.

Attenzione a non confondere spese di istruttoria con il costo della consulenza che alcune sportelli bancari offrono.

Mentre le spese di istruttoria devono essere restituite se il prestito non viene concesso, la consulenza deve invece essere retribuita (alcune banche la offrono in maniera gratuita, altre solo dietro compenso).

Imposta sul contratto

L’imposta di bollo, o imposta sostitutiva è una spesa obbligatoria in quanto regolamentata dalla legge dello Stato. Tale tributo deve essere pagato per ogni documento prodotto e ciò può essere fatto direttamente in un ufficio dell’Agenzia delle Entrate o in uno autorizzato, attraverso un intermediario convenzionato, oppure mediante un versamento diretto su un apposito conto corrente.

Incasso e gestione delle rate

Vengono indicate comunemente con la sigla SIR (Spese Incasso Rata) e mutano in base al prestito che si va a stipulare. Per il credito finalizzato, esse vanno applicate ad ogni singola rata e sono incluse nel TAEG, mentre per i prestiti personali classici sono pari a zero.

Spese di comunicazione

Periodicamente, la banca invia delle comunicazioni al cliente per aggiornarlo sullo stato del suo prestito personale. Oppure, potrebbe dover inviare comunicazioni urgenti o avvisi di mancato pagamento.

Tutte queste comunicazioni, che in genere avvengono tramite posta raccomandata, hanno un costo che la banca addebita al cliente attraverso le spese accessorie da rimborsare con il capitale ricevuto in prestito.

Spese di chiusura

Si applicano nel momento in cui il debitore, entrato in possesso di un’importante somma di denaro in un modo diverso dal prestito personale, decide di estinguere anticipatamente il finanziamento ricevuto. In questo caso, oltre al capitale rimanente, il soggetto deve anche pagare una penale tramite cui la banca in qualche modo tenta di recuperare una quota degli interessi che avrebbe incassato se il prestito avesse fatto il suo normale decorso come stabilito dal contratto.

Assicurazione

Al contrario delle altre, non è una spesa obbligatoria tranne che in alcuni casi specifici, come il prestito personale ad un cattivo pagatore. La persona interessata può valutare liberamente se affrontare questa ulteriore spesa nel momento in cui sceglie di stipulare un prestito su internet.

Essa serve a tutelare il debitore nel caso in cui sopraggiunga un evento inaspettato come la perdita del proprio impiego lavorativo, una malattia o, ancora, in caso di morte del contraente può tutelare gli eredi che così non saranno obbligati ad estinguere loro stessi il debito.

Non si può prescindere dallo stipulare una polizza assicurativa sul prestito qualora si richieda una cifra molto elevata o nel caso in cui questo avvenga con la modalità di cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Poichè, appunto, il pagamento delle rate mensili è direttamente connesso al lavoro dipendente di chi ha richiesto il prestito, o per miglio dire, alla sua busta paga, la banca deve in ogni modo tutelarsi da un’eventuale mancato pagamento dovuto, ad esempio, ad un licenziamento. C’è da dire, però, che l’assicurazione è anche a vantaggio del debitore, non solo della banca, perché lo protegge dal rischio di insolvenza dovuto ai motivi sopra esposti.

In percentuale, l’assicurazione non può aumentare il costo totale del prestito fino al 6%

TAEG

Il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) rappresenta la somma di TAN e spese accessorie e, talvolta, lo si ritrova sotto il nome di indice sintetico di costo.

Viene calcolato attraverso una specifica formula e si esprime sempre in percentuale.

Introdotto per la prima volta nel 2003, il TAEG si applica a qualsiasi tipologia di finanziamento, sia esso un prestito personale, un prestito finalizzato, un mutuo o altra forma di credito. La sua funzione informativa, che racchiude in sé l’insieme delle spese da sostenere per tutta la durata del contratto, è molto utile al cliente per confrontare e valutare i preventivi di prestito personale.

Il garante

Quando si tratta di fare richiesta per un prestito online, avere un garante può solo fare comodo. Se si presentano altre garanzie come la busta paga o un buon reddito, questa figura non è fondamentale per ottenere un prestito se non si è cattivi pagatori. Tuttavia, indicarne uno è molto utile per facilitare e anche velocizzare l’esito positivo della propria richiesta.

La durata complessiva

Spesso si crede che una durata maggiore del contratto di prestito possa aiutare nel pagamento delle rate. Indubbiamente, a parità di importo richiesto, restituire il prestito in più anni permette di avere delle rate più basse. Ma realmente questo si traduce in un’agevolazione per il cliente? Se così fosse realmente, e le banche non ne trarrebbero alcun vantaggio economico, nessun istituto di credito concederebbe la possibilità di scegliere la durata del prestito.

In realtà, un maggior numero di anni, e dunque di rate, non fa altro che aumentare il totale degli interessi dovuti alla banca.

Quando si valuta un preventivo per un prestito personale online, quindi, bisogna sempre preferire quelli con minor durata. Anche se la rata mensile sarà più alta, si potrà risparmiare molto sugli interessi.

Conclusioni

Valutare un prestito su internet, in fin dei conti, non è poi così difficile. Certo, ci sono tanti parametri da tenere in considerazione, ma un attento confronto di essi permetterà una scelta più oculata. Da valutare con particolare attenzione, quindi, sono il TAN, il TAEG (e ogni singola spesa accessoria in esso inclusa), la durata complessiva del contratto, e anche le condizioni per estinguere anticipatamente il prestito, qualora se ne avesse la possibilità. Se si ha già intenzione di anticipare la chiusura del finanziamento, magari perché è già prevista una considerevole entrata economica nel giro di pochi anni, è consigliabile scegliere un prestito a tasso fisso piuttosto che uno a tasso d’interesse variabile. In questo modo sarà veramente conveniente questa manovra e si potrà risparmiare sugli interessi residui.

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