Prestiti usurai online: normative

Indice dei contenuti

I motivi che spingono un soggetto a richiedere un prestito personale online possono essere i più svariati. L’iter da seguire è sempre il medesimo e magari, quando non si è al primo prestito, lo si è già percorso altre volte e pertanto si sa già come muoversi nella scelta di un prodotto finanziario. Questa volta, però, accade qualche cosa di diverso. In particolare, il tasso di interesse applicato è insolito e particolarmente alto. È legittimo, da parte dell’istituto di credito, pretendere così tanti interessi? Oppure si tratta di vera e propria usura? Quali sono i limiti concessi per le percentuali dei tassi di interesse e come capire se sono stati superati?

Cosa dice la legge

Con la legge n. 108 del 7 marzo 1996, il concetto di usura viene totalmente riformulato. Negli anni precedenti, la legge tutelava i debitori solo in casi estremi, ovvero quando questi si trovava in condizioni di estremo bisogno.

Al giorno d’oggi, grazie alla riformulazione della vecchia legislazione, tutti i debitori sono tutelati contro il reato di usura.

Questo reato si realizza nel momento in cui gli istituti di credito, banche o intermediari, applicano ai prestiti personali un tasso di interesse decisamente spropositato, al di sopra dei limiti imposti dalla legge stessa. La soglia dopo la quale si entra nel tasso d’usura è stabilita dall’articolo due della legge 108/96.

In cosa consiste il prestito usuraio

Nel momento in cui i limiti imposti dalla Legge 108/96 vengono superati, ci si trova davanti al cosiddetto prestito usuraio. Il tasso di interesse a cui questa legge fa riferimento è il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che comprende sia il tasso annuo nominale (TAN) che tutte le altre spese accessorie.

Il prestito usuraio, però, non si verifica solo quando il tasso di interesse supera i limiti legislativi, ma anche quando al richiedente vengono addebitate spese che non hanno un vero e proprio fondamento.

Secondo la legge, infatti, le uniche spese accessorie che il cliente dovrebbe pagare per un prestito personale sono quelle effettivamente sostenute dalla banca e queste non devono in alcun modo essere alterate nel loro importo. Questo significa che la banca non può attribuire alle spese accessorie un valore arbitrario e imporre al cliente di sostenere un costo che non corrisponde realmente al loro valore, in quanto magari è stato maggiorato per aumentare gli introiti dell’istituto che sta concedendo il capitale in prestito.

Usura originaria e usura sopravvenuta

Ci sono due tipi di usura quando si parla di prestiti personali e finanziamenti in generale: l’usura originaria e quella sopravvenuta. La prima si verifica già al momento della stipula del contratto e questo prevede l’applicazione di un tasso di interesse superiore ai limiti legislativi oltre i quali il prestito diventa usuraio, quindi illegale e perseguibile penalmente. L’usura sopravvenuta, invece, deriva da un contratto di prestito personale che inizialmente non era affatto usurario ma, con il sopraggiungere di nuove condizioni, lo è diventato anche a causa di un mutare dell’andamento del mercato finanziario.

Verificare se un prestito è usurario

Accorgersi immediatamente che al proprio prestito personale è stato applicato un tasso di interesse al di sopra dei limiti che definiscono il reato di usura non è sempre così facile.

Ogni categoria di finanziamento ha un limite proprio e conoscerli e ricordarli tutti non è affatto semplice.

Come si potrebbe fare allora a capire quando si è soggetti ad un prestito usuraio? Fortunatamente, anche questa volta il mondo di internet arriva in soccorso di quanti si trovano in difficoltà e permette, con una semplice connessione web anche da cellulare, di accedere a numerosi strumenti che permettono di capire subito se il proprio finanziamento rispetta i limiti imposti dalla legge oppure no. Il primo di questi strumenti, come è ovvio pensare, sono gli elenchi sempre aggiornati che mostrano il tasso di interesse medio per ogni tipologia di prestito personale, affiancato da quello che per la legislazione italiana è il limite di usura. Questi dati possono essere reperibili su svariate tipologie di siti web, in particolare in quelli che si occupano di Diritto Penale in materia di credito a consumo oppure più in generale del mondo finanziario.

Un altro importante settore in cui poter trovare informazioni sempre aggiornate riguardo ai limiti di usura sono i portali web delle varie associazioni a tutela del consumatore presenti sul territorio italiano.

Sono proprio questi siti web a offrire il secondo strumento atto a scoprire se il tasso di interesse applicato al proprio prestito personale è un tasso usuraio oppure uno consentito dalla legge. Su tantissimi siti delle varie associazioni di consumatori, infatti, è possibile trovare un apposito calcolatore in cui inserendo i dati relativi al prestito (tipologia, capitale, durata, tasso di interesse applicato) è possibile scoprire subito se l’istituto di credito a cui ci si è rivolti sta commettendo il reato di usura oppure il suo operato è perfettamente legittimo.

Cosa fare in questi casi

Se, dopo aver sottoscritto il contratto, si scopre che il prestito ottenuto è soggetto ad un tasso di interesse definito come usuraio dal Codice Penale? Come bisogna muoversi una volta in questa situazione? E se, invece, si è in una condizione di usura sopravvenuta? Come ci si può difendere da queste operazioni illegali messe in atto da parte degli istituti di credito?

Come prima cosa, bisogna dire che non bisognerebbe mai firmare un contratto di prestito personale in cui il tasso di interesse applicato supera i limiti imposti dalla soglia di usura stabilita dalla legge italiana.

Oggi il web offre tutti gli strumenti necessari per valutare se il tasso di interesse del prestito che si intende richiedere è legittimo o meno. Questi servizi online, completamente gratuiti, dovrebbero essere usati sempre prima di firmare il prestito in quanto basta già il semplice preventivo per avere a disposizione i dati necessari a utilizzare i calcolatori che indicano se il tasso di interesse è usuraio o no. Un tasso di interesse troppo elevato si può prevenire. Se un istituto di credito propone un preventivo il cui TAEG supera le soglie previste dalla legge, non bisogna far altro che rifiutare il preventivo proposto e rivolgersi ad un altro ente per ottenere la liquidità di cui si ha bisogno. Non bisogna per forza fermarsi alla prima proposta di finanziamento offerta. A maggior ragione del fatto che ora i preventivi si possono ottenere online in tempi decisamente ridotti, in qualsiasi momento della giornata e, tramite gli intermediari, è possibile anche ottenere più di un preventivo facendo la procedura una volta soltanto.

Tuttavia, se ormai il contratto di finanziamento è stato firmato e solo in seguito si è scoperto che il tasso di interesse non è legittimo, si può e si deve comunque agire per porre fine a questa situazione e rientrare nei parametri previsti dalla legge.

Un primo aiuto in tal senso può essere offerto dalle associazioni a tutela dei consumatori. Queste, infatti, sui loro siti web, oltre al calcolatore per comprendere se il Taeg applicato oltrepassa i limiti di usura, offrono anche un servizio di assistenza via chat o, ancora più spesso, di assistenza telefonica. I numeri telefonici a cui rivolgersi sono spesso gratuiti ma altrettanto spesso sono riservati esclusivamente a chi è socio. Quest’ultimo punto, nella maggior parte dei casi, non rappresenta un grosso ostacolo in quanto le quote mensili per divenire soci hanno un costo davvero irrisorio rispetto ai servizi offerti e, inoltre, non è obbligatorio il rinnovo per il mese successivo. Alcune associazioni addirittura offrono un primo mese di prova con il pagamento di una quota simbolica, spesso equivalente al costo di qualche caffè al bar. Vale dunque la pena di divenire soci, anche solo per un mese, e farsi aiutare da queste associazioni nella gestione di un prestito usuraio.

Le associazioni a tutela dei consumatori forniscono solo un primo aiuto e possono indirizzare il debitore verso la corretta procedura da intraprendere per risolvere definitivamente il problema.

Spetterà poi al debitore stesso rivolgere alle forze dell’ordine e sporgere ufficiale denuncia nei confronti dell’istituto di credito che ha commesso il reato di usura.

Questo passo è imprenscindibile! Senza una corretta denuncia, il problema non può essere risolto e, soprattutto, se non si denuncia non si può neppure sperare di ottenere un rimborso degli importi non dovuti. Tutte le clausole del contratto in cui si è oltrepassato il limite dell’usura sono considerate nulle e devono, pertanto, essere sostituite da nuove clausole a norma di legge. Qualora l’istituto di credito rifiutasse di restituire al debitore gli interessi pagati con un tasso di usura o registrasse il suo nome nel database dei cattivi pagatori perché questi ha rifiutato di pagare un tasso di interesse illegittimo, allora egli stesso può ricorrere al tribunale per ottenere sia il rimborso che la cancellazione dei proprio nominativo dalla Centrale Rischi.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO: Offerta non relativa alle eventuali finanziarie e/o banche citate nell'articolo ma trattasi di affiliazione pubblicitaria