Prestiti online da 30.000 euro: migliori offerte su internet, preventivi online

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Al contrario di quanto avviene per i prestiti di piccoli importi, ottenere un finanziamento per 30.000 euro non è affatto semplice e richiede delle garanzie che potrebbero non essere alla portata di tutti. Non è possibile ottenere un prestito personale di un importo tanto importante senza presentare garanzie riguardo la propria capacità di restituirlo interamente. Ma quali sono queste garanzie in grado di consentire l’accesso al credito? Chi può richiedere questo tipo di prestito personale e di quali requisiti deve essere in possesso? Quali sono le caratteristiche specifiche dei finanziamenti da 30.000 euro e come si può effettuare la richiesta?

La documentazione

Per ottenere un prestito personale da 30.000 euro è necessario predisporre e presentare alcuni documenti. Se si ha intenzione di rivolgersi ad una filiale fisica per ottenere la liquidità di cui si necessita occorre fotocopiare tutti i documenti richiesti e rilasciare all’istituto di credito una copia cartacea per ognuno di essi. Se, invece, come è più economicamente conveniente fare, si vuole optare per un prestito personale online, i documenti devono essere scansionati per ottenerne una copia digitale da allegare poi al momento opportuno. Occorre, innanzitutto, dimostrare la propria identità e partanto si rendono necessari il documento di identità (a tal fine può essere utilizzato anche il passaporto) ed il codice fiscale o la tessera sanitaria. Gli stranieri extracomunitari devono presentare anche un permesso di soggiorno valido per dimostrare di essere in regola nel nostro Paese. Per i cittadini provenienti da uno Stato facente parte della Comunità Europea, invece, basta solo un certificato di residenza in Italia.

A tutti gli stranieri, solitamente, viene richiesto che siano residenti nel nostro Paese da almeno 12 mesi. Per periodi inferiori, la richiesta di prestito personale può talvolta essere rifiutata.

Poichè l’importo che si sta richiedendo è piuttosto alto, al fine di ottenere il prestito è necessario dimostrare anche il proprio reddito personale. Se questo è troppo basso rispetto alla rata mensile da pagare, e se non si è in possesso di garanzie aggiuntive, la banca si rifiuterà di erogare il credito per non rischiare di perdere il proprio capitale. Le entrate economiche sono dimostrabili in vari modi. Quello in assoluto più utilizzato, anche perché è quello più gradito per le banche che lo ritengono il più sicuro, è la busta paga. Solitamente basta la fotocopia dell’ultima ma alcuni istituti di credito preferiscono poter vedere le ultime tre per assicurarsi che le entrate economiche siano abbastanza regolari.

Chi non è un lavoratore dipendente ma un commerciante che lavora in proprio, o un soggetto le cui entrate economiche derivino da fonti diverse, può utilizzare l’Attestazione ISEE oppure il Modello Unico per la dichiarazione dei redditi, in cui le entrate economiche conteggiate sono quelle relative all’anno precedente, e dimostrare così la propria solidità finanziaria.

Per i pensionati, invece, basta il cedolino della pensione a fare da garanzia per gli introiti economici.

Condizioni generali

Le condizioni del prestito personale da 30.000 variano in base alla tipologia di richiedente, alle garanzie presentate e al numero di rate mensili stabilite per la restituzione. Poichè la cifra richiesta non è tra le più basse, questo finanziamento si configura come un prestito personale di lunga durata e, di conseguenza, per restituire quanto dovuto possono essere concessi dai dieci ai quindici anni. Qualche finanziaria si spinge ancora oltre, concedendo un numero di rate mensili superiore che arrivano a comprire un arco di tempo lungo venti anni. Solitamente, però, gli anni concessi sono soltanto dieci e prevedono il pagamento di 120 rate mensili.

Queste vengono addebitate direttamente sul conto corrente di colui che ha richiesto il prestito personale e, generalmente, coincide con lo stesso conto sul quale la cifra richiesta è stata precedentemente erogata.

Qualora la restituzione avvenga tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione, l’importo delle rate viene trattenuto direttamente dalla retribuzione mensile. Chi lavora in proprio o ha redditi derivanti da altre fonti, oltre all’addebito sul conto corrente, ha a disposizione il pagamento tramite cambiali. Questo ha un costo maggiore rispetto alle altre forme ed è solitamente riservato a chi non ha altre garanzie oltre ad un immobile sul quale porre un’ipoteca.

A chi rivolersi?

Se si hanno le garanzie giuste, costituite principalmente da un buon reddito mensile dimostrabile tramite la busta paga, ottenere questo prestito personale non dovrebbe essere difficile, anche se contempla un importo piuttosto elevato. Per richiedere il finanziamento, ci si può rivolgere presso lo sportello di qualsiasi banca o finanziaria presente in Italia, previo appuntamento con un consulente finanziario esperto in prestiti personali che sarà indirizzare il cliente verso il prodotto finanziario che meglio si adatta alla sua persona. Anche Poste Italiane offre prestiti personali da 30.000 euro richiedibili direttamente in filiale. A differenza di quanto avviene con i Mini Prestiti BancoPosta da 2.000, per quelli da 30.000 euro Poste Italiane permette di personalizzare il numero di rate mensili da pagare per restituire il finanziamento e, di conseguenza, l’importo stesso delle rate.

Si tenga presente che, aumentando il numero di rate e di anni necessari a portare a termine la restituzione, aumenterà di pari passo anche l’ammontare degli interessi da corrispondere.

Solitamente vengono concessi 10 anni, corrispondenti a 120 rate mensili, per saldare il debito con Poste Italiane ma, grazie alle opzioni di flessibilità, è possibile rifinanziare una o più rate per aumentare i tempi concessi per la restituzione. Questa è una pratica che potrebbe tornare utile nel caso in cui si stia affrontando un momento di crisi economica passeggera, ma non è bene abusarne perché porterà al pagamento di interessi più alti.

Attenzione! Il prestito da 30.000 euro di Poste Italiane è un finanziamento finalizzato, ciò vuol dire che bisogna specificare, fin dal momento della sottoscrizione del contratto, il motivo per cui si sta richiedendo quella somma di denaro che potrà essere impiegata solo ed esclusivamente per quello specifico scopo.

Requisiti

I requisiti richiesti sono più o meno uguali qualunque sia l’istituto di credito cui ci si rivolge.

Per ottenere la cifra desiderata occorre essere intestatari di un conto corrente. Non è necessario che questo sia aperto presso l’istituto bancario a cui si sta richiedendo la liquidità ma viene accettato un qualsiasi conto corrente sottoscritto sul territorio italiano. Solo Poste Italiane pretende che, per ottenere i suoi prestiti, il richiedente sia titolare di un Libretto Postale o di un Conto BancoPosta.

Il richiedente deve poi essere residente in Italia, preferibilmente da almeno 12 mesi, ma non è necessario che egli abbia ottenuto la cittadinanza. Basta solo presentare un certificato di residenza valido. Egli deve, inoltre, aver compiuto la maggiore età e non aver superato i 70 anni. Sono pochi, infatti, gli istituti di credito che concedono prestiti personali da 30.000 una volta superata questa età e, in ogni caso, occorrerebbe stipulare contemporaneamente al finanziamento, un contratto di assicurazione sul rischio vita.

Poichè si tratta di una cifra piuttosto importante, il requisito indispensabile affinché questa venga concessa è l’avere un reddito mensile stabile che consente di sostenere il pagamento di tutte le rate mensili.

Questo tipo di finanziamento viene facilmente concesso ai lavoratori dipendenti che hanno una busta paga e ai pensionati che vogliono rimborsare il prestito con la cessione del quinto, mentre chi lavora in proprio o ha contratti di lavoro atipici potrebbe riscontrare qualche difficoltà. In questi casi, per ottenere il credito, è necessario presentare alla banca delle garanzie supplementari come un immobile su cui porre un’ipoteca o un garante che si faccia co-responsabile per il saldo del debito.

Estinzione anticipata: è possibile?

Come sempre, la risposta è sì. Anche per i prestiti personali da 30.000 euro è possibile procedere con l’estinzione anticipata e saldare il proprio debito con la banca prima che la data di scadenza del contratto sia sopraggiunta. Si può fare purché, ovviamente, si abbia a disposizione il denaro necessario per saldare completamente il debito in una soluzione unica.

Al totale residuo da saldare viene spesso aggiunta una penale per l’estinzione anticipata che serve a risarcire l’istituto di credito per i mancati interessi percepiti a causa della chiusura precoce del contratto.

L’importo di questa penale è nullo se il debito residuo non eccede i 10.000 euro, in tutti gli altri casi essa va da un minimo dello 0,5% ad un massimo dell’1% del capitale ancora da restituire. Naturalmente, gli interessi che sarebbero maturati per i restanti anni del contratto non devono più essere corrisposti all’istituto di credito e non devono pertanto essere conteggiati nel totale da saldare in soluzione unica.

Numero rate Importo TAN TAEG
60 602,50€ 6,90% 8,05%
84 458,90€ 6,91% 7,85%
120 352,60 euro 6,91% 7,69%

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