Prestiti online da 3000 euro: migilori offerte su internet, preventivi online

I prestiti da 3.000 euro sono la soluzione ideale per far fronte ai piccoli imprevisti della vita. Il loro basso importo consente a chi li richiede di avere la liquidità sul proprio conto corrente in poco tempo senza presentare garanzie particolarmente impegnative. Ma a chi è possibile richiederli? Quali sono i prestiti personali da 3.000 euro più convenienti e a chi sono rivolti? Quali requisiti e garanzie sono necessari per ottenerli? Presentano degli svantaggi? Quali sono i loro punti di forza?

A chi sono rivolti?

Sono tante le categorie di persone che potrebbero aver bisogno di un prestito da 3.000 euro e che si rivolgono agli istituti bancari per ottenerlo. Questi finanziamenti, proprio perché di importo molto basso, non richiedono garanzie particolari per essere erogati e pertanto si rendono accessibili sia ai lavoratori con busta paga che ai disoccupati e agli studenti.

Se si hanno a disposizione delle garanzie alternative, come un pegno o un garante, i prestiti personali da 3.000 euro possono essere concessi anche a chi non ha un reddito.

Questi finanziamenti sono, dunque, rivolti a tutti, purché chi li richiede sia residente in Italia da almeno un anno e, se possiede un reddito, esso sia prodotto per la maggior parte nel territorio italiano. Non è obbligatorio avere la cittadinanza italiana ma, per gli extracomunitari, si rende necessario il permesso di soggiorno non scaduto.

Garanzie

Ottenere un prestito personale da 3.000 euro è facile anche con poche garanzie. L’accesso al credito è aperto a tutti coloro che hanno una busta paga, anche se derivante da un lavoro part-time o interinale, perché il capitale prestato non è eccessivo e, di conseguenza, le rate mensili si rendono accessibili a tutti, anche a chi ha uno stipendio minimo.

In mancanza di busta paga, si può comunque ottenere il prestito personale da 3.000 euro presentando l’Attestazione ISEE o il Modello Unico in cui vengono dichiarati tutti i redditi dell’anno precedente.

Per mezzo di questi due documenti, chi lavora in proprio o percepisce entrate economiche da altre fonti può dimostrare di avere la disponibilità finanziaria necessaria per saldare il debito. In assenza di qualsiasi forma di reddito, il finanziamento può essere ottenuto ugualmente presentando delle garanzie sostitutive. Una di queste è il garante, ovvero una persona titolare di busta paga o che comunque percepisce un reddito mensile dimostrabile, non eccessivamente indebitato e non segnalato al Crif come cattivo pagatore o protestato, che si possa far carico del pagamento delle rate mensili nel caso in cui il titolare del prestito personale non saldasse il suo debito. Il garante, per poter essere accettato dagli istituti di credito, deve essere un parente o un convivente di colui che ha inoltrato la richiesta di prestito personale.

Altre garanzie possibili per ottenere il finanziamento da 3.000 euro sono rappresentate dai beni materiali che il richiedente possiede. Se per un piccolo prestito non è assolutamente necessario ipotecare un immobile, è comunque possibile dare in pegno alla banca un oggetto prezioso, come un gioiello, il cui valore economico non sia inferiore ai 3.000 euro e che possa spianare la strada all’ottenimento del credito.

Documentazione

Che sia richiesto online oppure in filiale, già dal momento in cui si fa domanda per un preventivo è necessario presentare dei documenti che possano consentire all’istituto di credito una verifica sia dell’identità del soggetto che sta richiedendo il prestito, sia della sua situazione finanziaria. Questa analisi preliminare permette di stabilire se sussistano o meno le condizioni basilari per poter erogare il finanziamento oppure se la richiesta debba essere respinta perché comporta un livello di rischio di insolvenza troppo elevato. I primi documenti richiesti, per qualsiasi importo e tipologia di finanziamento, sono la carta di identità (o passaporto, per gli stranieri) e il codice fiscale o la tessera sanitaria. Gli extracomunitari residenti in Italia sono tenuti ad allegare anche la copia del loro permesso di soggiorno che deve essere valido per tutta la durata del finanziamento. Non sono ammesse richieste di prestito personale da parte di soggetti il cui permesso di soggiorno è in scadenza o, comunque, la data in cui esso non sarà più valido si colloca in un tempo antecedente la data prevista per il pagamento di tutte le rate mensili per il rimborso del capitale concesso.

Per gli stranieri extracomunitari o comunque provenienti da un Paese dell’Unione Europea è richiesto anche un certificato di residenza che dimostri che la propria abitazione principale è in Italia e non all’estero.

Una volta terminata la verifica sull’identità del soggetto che sta richiedendo la liquidità, si passa a valutarne la situazione finanziaria. Questo può essere fatto mediante la copia della busta paga, generalmente basta l’ultima, in qualche caso vengono richieste le ultime tre. Chi non ha un impiego come lavoratore dipendente può sempre dimostrare il proprio reddito attraverso il Modello Unico o l’Attestazione ISEE e ottenere lo stesso la liquidità di cui necessita.

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