Indice dei contenuti
- 1 Chi sono i disoccupati
- 2 Il garante
- 3 Prestiti tra privati
- 4 Prestito ipotecario
- 5 E in assenza di garanzie?
- 6 Per i giovani
Chi ha già avuto a che fare con banche e finanziarie per quanto riguarda il credito a consumo ormai lo sa bene: per ottenere un prestito servono delle garanzie. E la prima garanzia in assoluto, quella più richiesta da un qualunque istituto di credito, è appunto un’entrata economica fissa. Questa, generalmente, è garantita dallo stipendio di un lavoratore dipendente a tempo indeterminato al quale molto facilmente viene concesso del credito da restituire poi tramite cessione del quinto dello stipendio. Ma in questi anni di crisi la precarietà lavorativa incombe e molte persone perdono il proprio impiego, i giovani fatto fatica a trovare il loro primo lavoro e la percentuale di disoccupati si va innalzando. Tutte queste persone senza lavoro potrebbero aver bisogno di una somma di denaro quasi immediatamente disponibile, ad esempio per affrontare delle spese mediche impreviste o per avviare un nuovo progetto d’impresa. Come fare allora se mancano le garanzie basate su uno stipendio? È possibile ugualmente ottenere il finanziamento di cui si ha bisogno? Esistono prodotti finanziari specifici per i disoccupati?
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Chi sono i disoccupati
Spesso, quando si pronuncia il termine “disoccupato”, viene immediatamente in mente una persona che non solo non ha un lavoro, ma non ha alcun reddito e non svolge alcuna attività. In realtà, non sempre è così e la categoria dei disoccupati è molto più vasta ed eterogenea. Fanno parte dei disoccupati, ad esempio, anche gli studenti che, sebbene non svolgano un’attività lavorativa retribuita (tranne alcune eccezioni) sono comunque impegnati in un percorso di formazione che permetterà loro, una volta completati gli studi, di trovare più facilmente lavoro.
Tra i disoccupati, ancora, rientrano coloro che, pur non avendo un lavoro in proprio o da dipendente, percepiscono comunque del reddito, per esempio da un contratto di locazione di un secondo immobile oppure da alcuni investimenti fatti.
In alcuni casi, vengono considerati disoccupati anche i lavoratori atipici, come gli apprendisti che, non potendo accedere quasi mai ai prestiti con cessione del quinto dello stipendio, possono comunque usufruire di questi finanziamenti studiati appositamente per chi non ha un impiego.
Il garante
Quando non si ha uno stipendio fisso, e quindi viene a mancare la certezza sulla stabilità economica, ottenere un prestito personale può essere molto difficile.
Per fare in modo che gli istituti di credito decidano di concedere la propria fiducia ed erogare il prestito anche ad un disoccupato è necessario fornire loro alcune garanzie aggiuntive che possano sopperire alla mancanza della busta paga.
Una di queste è sicuramente il garante. Senza di lui, per un disoccupato è quasi impossibile ottenere del credito dalle banche. Il garante è colui che sottoscrive il contratto di prestito personale insieme al richiedente e si assume l’impegno di provvedere a saldare il debito residuo e a pagarne gli interessi nel momento in cui il debitore dovesse smettere di farlo per un peggioramento della propria situazione economica o per qualsiasi altro motivo. Il garante è fondamentale per tutti coloro che sono a rischio di insolvenza come i disoccupati e i non censiti nei Sistemi di Informazione Creditizia. Questa figura deve avere alle spalle una storia finanziaria impeccabile, non deve essere stato segnalato come cattivo pagatore e deve avere un’entrata economica fissa, possibilmente con busta paga a dimostrazione della sua solidità finanziaria.
Prestiti tra privati
I prestiti tra privati (peer to peer landing o P2P landing), ovvero finanziamenti alla pari, sono sempre più in voga negli ultimi anni ed il numero di persone che si rivolge a questi portali, invece che alle banche e finanziarie, aumenta esponenzialmente di mese in mese.
L’enorme popolarità di cui godono questi prestiti è dovuta principalmente alla facilità con la quale possono essere ottenuti da chiunque, perciò anche i disoccupati possono rivolgersi a queste piattaforme e godere del loro servizio di prestiti personali senza dover fornire particolari garanzie.
Naturalmente, in tal caso il tasso di interesse del prestito personale sarà più elevato rispetto a quello applicato ad un finanziamento destinato ad un soggetto che ha come garanzia uno stipendio fisso affiancato da un’ottima storia finanziaria. Nonostante gli interessi superiori rispetto agli altri prestiti personali ottenuti online, il peer to peer landing si configura come il modo più veloce e sicuro per ottenere del capitale in prestito quando si è disoccupati.
Prestito ipotecario
Non tutti i disoccupati intendono utilizzare il servizio di peer to peer landing e alcuni di loro preferiscono rivolgersi ai tradizionali istituti di credito per ottenere un prestito personale.
Queste persone senza un lavoro, specialmente nel caso in cui non abbiano un’altra entrata economica fissa, possono ottenere un prestito con ipoteca.
Per ottenere questo tipo di finanziamento c’è una condizione imprenscindibile da rispettare: bisogna essere possessori di un bene immobile. Questo farà da garanzia di restituzione per l’ente che ha erogato il credito e su di esso verrà posta l’ipoteca necessaria per ottenere il capitale in prestito e, se il richiedente non sarà in grado di saldare puntualmente il proprio debito, allora verrà espropriato dell’immobile ipotecato. La banca, poi, provvederà alla sua vendita ed il denaro così ricavato servirà a chiudere il contratto di prestito personale. Da questo si deduce che il valore economico dell’immobile da ipotecare deve essere almeno pari (meglio ancora se superiore) a quello della liquidità concessa dall’ente di credito.
Durante la richiesta del prestito, oltre ai documenti di identità e quelli attestanti il reddito, è necessario allegare anche la documentazione idonea a dimostrare che si è realmente i proprietari di quell’immobile che si intende ipotecare per ottenere il credito.
Prima di procedere, è necessario sapere che non è possibile ipotecare un immobile la cui proprietà è suddivisa tra diverse persone. Per poter accedere ad un prestito ipotecario, quindi, bisogna essere gli unici proprietari dell’immobile che si intende porre a garanzia per l’ente di credito. Il prestito ipotecario può comunque, in rari casi, essere ottenuto anche con l’ipoteca su un immobile in cui vi siano più di un proprietario ma solo ed esclusivamente a condizione che ognuno di loro sottoscriva un’autorizzazione per l’ipoteca. Si capisce bene che le possibilità che ciò avvenga sono quasi nulle, poche persone sarebbero disposte a mettere a rischio una loro proprietà per saldare i debiti di qualcun altro, e pertanto è sempre bene scegliere come garanzia un immobile su cui si abbia la proprietà esclusiva.
E in assenza di garanzie?
Cosa succede nel caso in cui un disoccupato abbia bisogno di un prestito ma non abbia un immobile su cui porre un’ipoteca a garanzia della restituzione del capitale concesso? Qualora si riesca a trovare un garante, che non sia eccessivamente indebitato e che abbia una busta paga regolare, il problema generalmente non si pone perché molti istituti di credito, in particolare le finanziarie, concedono prestiti ai disoccupati che hanno a disposizione questa figura disposta, in caso di necessità, a saldare il debito al loro posto. Anche se non si ha un reddito dimostrabile non ci dovrebbero essere particolari difficoltà ad ottenere il credito tramite le finanziarie.
Questo avviene perché, purtroppo, in Italia il lavoro nero è una realtà fin troppo presente e gli istituti di credito lo sanno bene.
Per questo sono disposti a concedere un finanziamento anche a chi ufficialmente risulta essere un disoccupato senza reddito, a condizione che, ovviamente, ci sia un garante a sottoscrivere il contratto di prestito. Le cose cambiano nel momento in cui, oltre a mancare il reddito fisso, vengono meno anche la figura del garante e un immobile di proprietà del richiedente su cui eventualmente porre un’ipoteca. In questo caso, mancano tutte le condizioni richieste dagli istituti di credito al momento di concedere un finanziamento e, pertanto, l’ottenimento dello stesso è praticamente impossibile.
Per i giovani
Sebbene siano dei disoccupati, nel senso lavorativo del termine, e molto probabilmente anche dei non censiti nei Sistemi di Informazione Creditizia, i giovani possono ottenere un finanziamento più facilmente di quanto si pensi. Basti, pensare, ad esempio, ai prestiti finalizzati alla creazione di nuove imprese. Questi sono quasi sempre a fondo perduto (o almeno lo sono per una parte), concessi quasi sempre dall’Unione Europea, e permettono ai giovani che non hanno ancora un lavoro di realizzare il loro progetto di impresa creando, allo stesso tempo, nuovi posti di lavoro per la popolazione locale.
Possono richiederli tutti i giovani che hanno raggiunto la maggiore età ma non hanno ancora compiuto i 36 anni.
Sempre per aiutare i giovani, sono stati realizzati dei prodotti finanziari aventi lo scopo di finanziarne la formazione, sia universitaria che post-laurea. Per ottenerli, anche online, è sufficiente rivolgersi ai vari istituti di credito che li mettono a disposizione sui loro siti web.
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