Indice dei contenuti
- 1 Di cosa si tratta
- 2 A chi è rivolto
- 3 Gli importi
- 4 Requisiti e condizioni
- 5 Come richiederlo
- 6 Le verifiche
- 7 Assicurazione
Quando ci si trova in un momento della vita in cui si ha bisogno imminente di liquidità chee non si riesce ad ottenere con il proprio lavoro, la prima cosa che solitamente si fa è rivolgersi agli istituti di credito per tentare di ottenere un prestito. Tra le tante opzioni di finanziamento disponibili, ci si imbatte in un prodotto finanziario del tutto particolare: il prestito cambializzato. In cosa consiste questo finanziamento? A chi è rivolto? Quali sono i requisiti per poterlo ottenere? E i suoi vantaggi?
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Di cosa si tratta
Il prestito cambializzato è una forma di credito al consumo e può essere ottenuto da utenti privati. Può essere richiesto presso la filiale fisica di una banca o di una finanziaria ma, come spesso accade, è più conveniente richiederlo online, sia per velocizzare i tempi che per poter usufruire di un tasso di interesse maggiormente vantaggioso.
Non è un prestito finalizzato e, pertanto, la liquidità ottenuta può essere spesa dal richiedente in piena libertà, senza dover documentare alla banca il modo in cui tale capitale è stato utilizzato.
È quindi un prodotto molto versatile e rivolto a tutti. Un vantaggio indiscutibile del prestito cambializzato è che questo può essere ottenuto veramente da chiunque, anche da chi è stato segnalato come cattivo pagatore nei database Crif oppure risulta già essere stato protestato a causa di un precedente prestito non restituito. È un finanziamento spesso scelto anche dai disoccupati, da chi lavora in proprio e da tutti coloro che non possiedono una busta paga sulla quale effettuare una trattenuta per ottenere un finanziamento con cessione del quinto dello stipendio.
A chi è rivolto
Chi è che può ottenere un prestito cambializzato? Questo finanziamento è rivolto a qualsiasi categoria di persone. Possono richiederlo anche i lavoratori dipendenti che non intendono procedere con la cessione del quinto dello stipendio. Questi, però, dovranno porre come garanzia per la restituzione il loro TFR (Trattamento di Fine Rapporto, talvolta meglio conosciuto con il nome di “liquidazione”).
Anche chi lavora in proprio o ha un contratto di lavoro atipico (trattasi di lavoratori interinali) può ottenere tale finanziamento, come anche i pensionati (a condizione che presentino un’opportuna certificazione dell’ente di previdenza sociale) e i neoassunti.
In quest’ultimo caso, poiché un lavoratore appena assunto non può di certo aver maturato un TFR tale da poter fungere da garanzia di restituzione per la banca, è assolutamente necessaria la presenza di un garante senza il quale gli istituti di credito difficilmente concederanno il finanziamento desiderato. Come si può vedere, dunque, il prestito cambializzato è veramente rivolto a tutti quanti ed è veramente difficile non riuscire a trovare un ente di credito disposto a concederlo.
Gli importi
Dopo aver compreso chi è che può ottenere un prestito personale cambializzato, il passo successivo consiste nel valutare quali importi è possibile richiedere con questo tipo di finanziamento. Quasi tutti gli istituti di credito sono disposti a concedere somme di denaro che vanno a coprire un range piuttosto ampio.
Si parte, infatti, dai 1700 euro per i piccoli prestiti fino ai 52.000 euro per far fronte alle spese più impegnative e consistenti. Alcuni enti creditizi vanno oltre questi limiti e, talvolta, concedono prestiti personali cambializzati fino a 60.000 euro.
Al variare del capitale ottenuto, varia anche il tempo concesso per restituirlo. Per i piccoli importi, solitamente, il tempo a disposizione è di appena un anno (con 12 rate mensili), mentre per le cifre consistenti è possibile effettuare la restituzione con un massimo di 120 rate mensili (fino a 10 anni).
Requisiti e condizioni
Sebbene quasi qualsiasi categoria di richiedente può usufruire del prestito cambializzato, vi sono alcune condizioni da rispettare per poter accedere al credito e dei requisiti che bisogna avere. Innanzitutto, per ottenere il credito da un qualsiasi istituto finanziario è fondamentale avere la cittadinanza italiana.
Coloro che, pur avendo la loro residenza in Italia, hanno cittadinanza straniera non possono usufruire di questa forma di finanziamento e devono richiedere un prestito personale specifico per stranieri.
Il secondo requisito da rispettare è l’età anagrafica del richiedente. Questi deve essere già maggiorenne ma non deve aver oltrepassato i 70 anni di età. Tuttavia, è possibile riscontrare delle eccezioni e trovare qualche finanziaria disposta a concedere la liquidità anche a chi ha già superato questa soglia massima. Se, però, si è già compiuto l’ottantesimo anno di età è piuttosto inutile continuare a cercare un ente a cui rivolgersi per ottenere il prestito cambializzato: è praticamente impossibile trovarne uno disposto a concederlo ad un richiedente di età così avanzata.
Come richiederlo
Il prestito personale cambializzato può essere richiesto con le stesse modalità di qualsiasi altro prodotto finanziario di credito a consumo. Lo si può fare recandosi in filiale dopo aver preso appuntamento con un consulente specializzato, ma è sempre preferibile farlo direttamente online. In questo modo, oltre al risparmiare tempo, si potrà avere una maggiore scelta per quanto riguarda il prodotto finanziario da sottoscrivere, un maggior numero di preventivi in pochi click e soprattutto si potrà usufruire anche di un notevole vantaggio economico dovuto ai tassi di interesse particolarmente bassi che vengono applicati solo ed esclusivamente ai prestiti personali ottenuti online.
Una volta ottenuti i preventivi e dopo aver scelto l’istituto di credito presso cui si intende inoltrare la propria richiesta di finanziamento, non occorre far altro che compilare un breve modulo inserendo tutti i propri dati personali e la propria situazione reddituale.
Bisognerà poi allegare i documenti che attestano la propria identità e quelli relativi al reddito personale. Tutta la documentazione deve essere allegata in copia digitale, non è assolutamente necessario produrre documenti cartacei da consegnare personalmente in filiale o da recapitare tramite servizio postale. In alcuni casi, l’ente creditizio ricontatterà telefonicamente la persona che ha richiesto il prestito cambializzato in modo da verificare se le rate per la restituzione del finanziamento siano effettivamente sostenibili o se sarebbe più opportuno rimodulare l’importo richiesto o il numero di rate al fine di renderne il pagamento mensile maggiormente agevole. Una volta verificata la richiesta e dopo un opportuno controllo nella banca dati della Centrale Rischi al fine di considerare il rischio di insolvenza da parte del richiedente, la banca provvederà ad inviare via email il contratto che dovrà essere firmato dal richiedente (anche per mezzo della firma digitale, qualora disponibile) e reinviarlo all’ente creditizio. L’importo desiderato verrà versato dalla banca direttamente nel conto corrente del richiedente entro pochi giorni dalla ricezione del contratto di prestito firmato.
Le verifiche
Affinchè possa avere un quadro completo sulla capacità del richiedente di restituire il prestito e sul suo rischio di insolvenza, la banca effettua delle verifiche preliminari che hanno sia l’obiettivo di valutare se il finanziamento può essere concesso che quello di stabilire il tasso di interesse da applicare. Questo, infatti, varia in base al rischio di insolvenza e cresce in maniera direttamente proporzionale ad esso. Pertanto, un soggetto che ha un contratto di lavoro precario o una situazione economica non propriamente florida si troverà a dover pagare un tasso di interesse più alto rispetto a chi ha una busta paga con un contratto di lavoro a tempo indeterminato in una grande azienda con solide basi economiche.
Vengono anche controllati tutti gli eventuali finanziamenti che il richiedente ha già in corso di restituzione.
Se egli è eccessivamente indebitato, infatti, non potrà ottenere un ulteriore prestito perché verrebbe privato di una consistente parte delle sue entrate economiche. Successivamente, viene anche valutata l’attività lavorativa che svolge il soggetto richiedente e la sua anzianità di servizio. Questi due parametri servono a definire la stabilità dell’impiego, e di conseguenza quella economica, e la quota di TFR maturata che, come già visto, può servire da garanzia per l’istituto che concede il credito.
Assicurazione
Ad eccezione dei prestiti stipulati con la formula di cessione del quinto dello stipendio o della pensione, l’assicurazione non è mai obbligatoria per un prestito personale cambializzato.
Si consiglia, tuttavia, di prenderla in considerazione nel momento in cui si decide di sottoscrivere un contratto di finanziamento.
É utile farsi preparare qualche preventivo anche per le polizze assicurative opzionali, oltre al preventivo specifico per il prestito personale, in modo da valutare quanto effettivamente convenga o meno aggiungere un’assicurazione al proprio finanziamento. In particolare, essa si rivela utile in tutti quei casi in cui il richiedente ha un contratto di lavoro atipico oppure precario. In caso di licenziamento, infatti, sarà l’assicurazione stessa a pagare la quota di denaro mancante per saldare il debito, rivalendosi sul suo cliente trattenendo solo un eventuale TFR già maturato.
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