Come incide il Taeg in un prestito online, migliori prodotti e offerte con basso Taeg 2024

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I prestiti personali, nel loro funzionamento, sono tutti piuttosto simili tra loro. Possono differire per alcuni parametri come importo erogabile, garanzie necessarie, tempi di restituzione ma, sopratutto, quello che li differenzia maggiormente è il TAEG, acronimo che sta per Tasso Annuo Effettivo Globale. Questa sigla sta ad indicare il tasso di interesse finale che viene applicato al finanziamento e riassume al suo interno tutte le spese da sostenere insieme alla restituzione del capitale.

Cosa comprende

Il Taeg è un valore che riassume al suo interno differenti voci che vanno a incidere, in misura più o meno importante, sugli interessi finali da corrispondere all’istituto di credito che ha concesso la liquidità. Al suo interno vengono convogliate tutte le spese accessorie per l’accensione del finanziamento, come i costi di istruttoria, le commissioni dovute per il pagamento delle rate, l’eventuale polizza assicurativa sottoscritta sul prestito in corso.

Oltre a tutti questi importi, il Taeg include anche il tasso annuo nominale, ovvero il TAN, che è il tasso di interesse applicato prima del calcolo dei costi supplementari.

Proprio in virtù del suo essere un raggruppamento di tutti i vari costi da sostenere per ottenere il finanziamento, il Taeg viene anche definito “indice sintetico di costo” e deve essere sempre espresso in percentuale. Il Tasso Annuo Effettivo Globale deve essere applicato a qualsiasi forma di credito a consumo, nessuna esclusa, e rappresenta il parametro principale che si prende in considerazione per stabilire se un prodotto finanziario sia più o meno conveniente rispetto ad un altro.

TAN

Il Tan, ovvero il Tasso Annuo Nominale, è la componente che più di tutte influisce sulla determinazione finale del Taeg. Rappresenta il tasso di interesse netto applicato al finanziamento, il quale non tiene conto di tutti i costi supplementari correlati al prestito, e stabilisce la quota di interessi che va a maturare per ogni anno in cui il capitale è ancora in corso di restituzione. Come il Taeg, anche esso si esprime in percentuale deve essere espressamente indicato sul contratto.

Quando si sceglie un prestito personale, Tan e Taeg non sono gli unici parametri da considerare per stabilire quale sia il prodotto finanziario più economico. Una certa influenza la esercita anche la durata stessa del finanziamento.

Anche se il tasso di interesse applicato è inferiore di qualche punto percentuale, il prestito personale prescelto potrebbe rivelarsi meno conveniente rispetto magari ad un altro finanziamento che ha un tan lievemente più alto ma un minore tempo di restituzione.

Si tenga sempre a mente questo dettaglio quando si confrontano i differenti preventivi perché gli interessi maturano di anno in anno e una maggiore durata del finanziamento si traduce in un maggiore importo degli interessi da corrispondere, anche se il Tan applicato risulta essere non troppo elevato.

Istruttoria

L’apertura stessa del prestito personale comporta dei costi per l’istituto di credito e tali spese vengono poi addebitate al richiedente tramite gli interessi aggiuntivi che egli è tenuto a pagare con ogni rata mensile. L’istruttoria per aprire il finanziamento comprende anche l’accesso ai database della Centrale Rischi Finanziari. In queste banche dati sono contenute le liste dei protestati, dei cattivi pagatori e tutto lo storico finanziario dei soggetti già censiti dalle banche.

Questa fase è molto importante per stabilire non solo il tasso di interesse finale, ma anche il tipo di prodotto finanziario a cui può accedere il soggetto e le eventuali garanzie accessorie che egli deve fornire prima di ricevere il credito.

Nell’eventualità in cui il richiedente sia un cattivo pagatore, l’istituto di credito ha il diritto di tutelare il proprio capitale e lo può fare sia aumentando il tasso di interesse, purché non si superi la soglia di usura, oppure richiedendo la firma di un garante o l’ipoteca su un immobile. L’accesso alle banche dati della Centrale Rischi Finanziari ha un costo irrisorio, che va solitamente dai 4 ai 16 euro, ma che si va comunque a sommare alle altre spese accessorie che costituiscono il Taeg. Talora, è possibile scegliere se si preferisce pagare tutte le spese di istruttoria con la prima rata mensile oppure distribuirle per tutto l’arco del finanziamento.

Le spese di istruttoria devono essere corrisposte all’istituto di credito solo nel caso in cui questi accetti di concedere il finanziamento, in caso contrario, le eventuali spese di istruttoria corrisposte in anticipo devono essere obbligatoriamente restituite al richiedente.

Consulenza

Se si sceglie di richiedere un prestito personale recandosi allo sportello di una filiale invece che effettuare la richiesta di finanziamento online, bisogna sapere prima che è necessario prendere appuntamento con un consulente specializzato il quale si occuperà di consigliare il richiedente sul prodotto finanziario che è più indicato per lui.

Questa consulenza può essere dispensata gratuitamente ma alcune banche la erogano solo dietro compenso.

A differenza delle spese di istruttoria, deve essere corrisposto un pagamento per la consulenza del professionista anche se poi il prestito personale non viene effettivamente erogato.

Imposta di bollo

L’imposta di bollo è necessaria per rendere legalmente valido il contratto di prestito personale. Chiamata anche imposta sostitutiva, essa deve essere corrisposta per validare qualsiasi tipo di documentazione venga prodotta sia in fase di istruttoria che per tutta la durata del finanziamento.

Assicurazione

Se si sta richiedendo un prestito personale con cessione del quinto dello stipendio o della pensione, l’istituto di credito obbliga il richiedente a sottoscrivere anche una polizza assicurativa che assicuri alla banca il rientro del capitale concesso in prestito nel caso in cui il debitore deceda o perda il proprio impiego prima di aver completato il rimborso del finanziamento. Per i prestiti personali, in cui il pagamento delle rate mensili avviene con metodi diversi dalla cessione del quinto o dalla delega di pagamento, la polizza assicurativa non è obbligatoria. Tuttavia, la sottoscrizione della stessa è caldamente consigliata nel caso in cui si stiano richiedendo grosse cifre oppure colui che fa domanda di prestito personale è segnalato al Crif come cattivo pagatore o protestato. L’assicurazione rappresenta un’ulteriore garanzia per l’istituto di credito e, per mezzo di essa, è più facile ottenere il capitale di cui si ha bisogno.

Non è solo una tutela per la banca, ma anche per il debitore che può ricorrere all’assicurazione nel caso in cui le proprie finanze subiscano un calo tale da non permettergli più di pagare le rate mensili.

È un servizio aggiuntivo e, come tale, ha un costo a parte che viene distribuito lungo tutta la durata del finanziamento. Ogni rata mensile, dunque, contiene anche una parte che corrisponde alla spesa da sostenere per poter usufruire, in caso di bisogno, della copertura assicurativa sul credito. Il costo della polizza assicurativa, come quello relativo a tutte le altre spese accessorie, va a confluire nel Taeg e determina, insieme a tutto il resto, il prezzo finale del prestito personale.

Altre spese

Quelle descritte in precedenza non sono le uniche spese che concorrono a costituire il Taeg e che incidono sul costo finale del finanziamento. Ci sono anche altri costi minori, come quelli di incasso delle rate mensili (SIR). Tali spese sono gratuite per la maggior parte dei prestiti personali, soprattutto se il rimborso viene effettuato tramite addebito diretto sul conto corrente del debitore ma, talvolta, possono essere soggette a commissioni che sono sempre a carico di chi ha sottoscritto il prestito personale.

Un altro costo aggiuntivo calcolato direttamente sul Taeg è quello relativo alle varie comunicazioni che la banca invia al suo debitore per tenerlo aggiornato sullo stato del suo finanziamento.

Se il prestito è stato richiesto online, o se si è fornito un indirizzo email valido al momento della richiesta di finanziamento in filiale, queste comunicazioni avvengono, appunto, tramite email e non sono soggette ad alcun costo. Tuttavia, per le comunicazioni più importanti e urgenti, gli istituti di credito si affidano al tradizionale sistema postale inviando al diretto interessato una raccomandata il cui costo supera spesso i 5 euro per ogni singola comunicazione. Le raccomandate vengono inviate periodicamente anche per informare il debitore riguardo lo stato del prestito se questi ha richiesto il finanziamento in filiale senza però fornire un indirizzo di posta elettronica. La spesa per una singola raccomandata potrebbe sembrare irrisoria ma bisogna pensare che essa deve essere moltiplicata per ogni singola comunicazione ricevuta e, a seconda della durata del prestito personale e del numero di aggiornamenti ricevuto, essa potrebbe incidere non poco sul costo finale del finanziamento. Tali spese comprendono anche i richiami effettuati, sempre per mezzo di posta raccomandata, ai debitori che hanno saltato o ritardato il pagamento di una o più rate mensili.

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