Prestiti online carta revolving: migliori prestiti e offerte del 2025

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Quando si ha bisogno di un prestito personale di importo molto piccolo non è necessario ricorrere alla cessione del quinto o alle cambiali per poter ottenere il credito. Per le piccole cifre, adatte ad esempio, per l’acquisto di un nuovo elettrodomestico, esiste un metodo molto più facile e veloce per ricevere la liquidità necessaria a portare a termine l’acquisto tanto desiderato. Il prodotto finanziario di cui si sta parlando è la carta revolving, una carta di credito prepagata in cui l’importo presente viene caricato direttamente dall’istituto di credito che la ha emessa e quanto speso può essere comodamente restituito in piccole rate mensili. Come funziona esattamente la carta revolving e quali sono i suoi vantaggi? A chi bisogna rivolgersi per ottenerla e quali sono i requisiti da dover rispettare? Vediamoli.

Come funziona

Se messo a confronto con tutti gli altri tipi di prestito personale, ci si accorge subito che il finanziamento con la carta revolving ha un funzionamento del tutto particolare. La carta, sebbene sia una ricaricabile, non prevede che sia il titolare a versare del denaro per poterla utilizzare ma è la banca stessa a farlo.

Questo capitale concesso in prestito può essere speso nel modo in cui l’utente ritiene più opportuno, senza dover dare giustificazione all’ente di credito riguardo gli acquisti fatti con il denaro erogato.

L’importo, sebbene si mantenga sempre su cifre molto basse, può variare in base a diversi fattori, primo fra tutti l’affidabilità del richiedente e la sua capacità economica di restituire il prestito. Una volta attivata la carta revolving, l’importo stabilito viene emesso in pochissimi giorni. Questo può essere speso tutto oppure solamente in parte e gli interessi da corrispondere per l’uso del credito vengono calcolati solo ed esclusivamente sulla quota che è stata effettivamente utilizzata e non sull’intero importo che la banca ha caricato sulla carta revolving.

Le rate da pagare per restituire il prestito sono molto flessibili. Una volta stabilito il loro importo minimo da pagare entro la scadenza mensile, il debitore è libero di modificarlo incrementandolo, qualora ne avesse la possibilità economica, in modo da terminare prima la restituzione e poter accedere a nuova liquidità. Oppure può saldare l’intero debito in una sola rata, in particolare nel caso in cui la quota utilizzata sia stata davvero minima (si ricorda che non esiste, infatti, un importo minimo che è obbligatorio utilizzare quando si ha a disposizione una carta revolving) e suddividerla in rate mensili sarebbe un dispendio di tempo.

Una volta saldato completamente il debito, la carta revolving può essere ricaricata con del nuovo credito messo a disposizione dalla banca, sempre nei limiti di importo precedentemente stabiliti.

Talvolta, affinché la carta revolving venga nuovamente ricaricata con nuova liquidità, occorre fare richiesta ad un apposito numero verde messo a disposizione dall’istituto di credito che ha emesso la carta. Da questo è facile dedurre che, al contrario di quanto avviene per tutti gli altri tipi di finanziamento, il prestito concesso per mezzo di una carta revolving non ha una scadenza del contratto ben determinata.

Caratteristiche del contratto

Per essere a norma di legge, il contratto di prestito con carta revolving deve riportare alcuni dettagli fondamentali. Come punto più importante di tutti, bisogna esplicitare tutte le spese cui andrà incontro il richiedente. Tra queste abbiamo il tasso di interesse (sia TAN che TAEG) e le spese accessorie.

Anche gli importi da pagare come penale, in caso di ritardo nel pagamento delle rate, devono essere messi per iscritto.

Per quanto riguarda il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), se questo può essere soggetto a modifiche devono essere obbligatoriamente specificate le condizioni che potrebbero portare ad una sua variazione. Anche l’eventuale presenza di una polizza assicurativa deve essere presente nel contratto di prestito personale e tutti i costi ad essa correlati devono essere ben specificati. Si tenga sempre a mente che la banca non può pretendere alcun pagamento per tutte le spese accessorie non chiaramente specificate nel contratto.

Dettagli sul credito

Quando si ottiene questo tipo di finanziamento, l’istituto di credito si impegna a far avere, mese dopo mese, un estratto conto dettagliato riguardo l’utilizzo della carta revolving. In questo documento, oltre al confronto il saldo attuale con quello del mese precedente, sono presenti tutte le spese effettuate a partire dall’ultimo estratto conto recapitato e tutti gli addebbiti per le spese accessorie, gli interessi maturati (con un calcolo giornaliero esplicitato) con la percentuale di TAN e TAEG applicata e, infine, l’imposta di bollo.

In caso si riscontrino degli errori sull’estratto conto, si hanno a disposizione 60 giorni di tempo per contestarlo e chiederne la rettifica. Trascorso questo arco di tempo, non sarà più possibile intervenire.

Per quanto riguarda la restituzione del capitale concesso in prestito e il pagamento degli interessi, solitamente viene effettuato un addebito mensile sul conto corrente del soggetto che ha richiesto la carta revolving. Se per un qualunque motivo, il pagamento di una rata subisce un ritardo, il debitore dovrà pagare una maggiore quota di interessi dovuta al pagamento di una penale. Nel caso in cui le rate non pagate puntualmente siano due o più, l’istituto di credito che ha emesso la carta revolving può decidere di interrompere il rapporto con il cliente, ritirando la prepagata concessa e pretendendo la restituzione del debito residuo in una soluzione unica.

Prestito classico o carta revolving?

Per i piccoli importi, escluse le comuni forme di credito al consumo con trattenute sullo stipendio o ipoteca di un immobile di proprietà del richiedente, rimangono a disposizione dell’utenza due forme di finanziamento: il piccolo prestito e la carta revolving. Quando conviene scegliere uno piuttosto che l’altro e in cosa differiscono questi due prodotti finanziari? I dettagli riguardanti la carta revolving sono già stati indagati nelle righe precedenti. Vediamo, dunque, ora in cosa consistono i piccoli prestiti e cosa li differenzia dalla carta revolving.

Conoscendo bene i dettagli di entrambe le forme di credito sarà possibile scegliere con maggiore consapevolezza quale dei due prodotti finanziari soddisfa al meglio le proprie esigenze.

I piccoli prestiti hanno un importo massimo erogabile di 3.000 euro, molto simile a quello delle carte revolving. Quello che li differenzia, sono i tassi di interesse applicati e le garanzie richieste dall’istituto di credito che li mette a disposizione. Un piccolo prestito, specialmente se richiesto online, ha un tasso di interesse molto contenuto. Questo vantaggio economico è ottenuto grazie alle garanzie che è necessario presentare alla banca prima di ottenere la liquidità desiderata. Tra queste, le più importanti sono la busta paga (o qualsiasi altra entrata economica stabile) e il garante, oltre che non essere stati segnalati al Crif come cattivi pagatori.

Considerando queste semplici nozioni di base è possibile dedurre che, nel momento in cui si hanno a disposizione le opportune garanzie, è sempre più conveniente cercare di ottenere un piccolo prestito online, invece di una carta revolving,

in modo da risparmiare grazie agli interessi molto bassi che vengono applicati a questo tipo di finanziamento. La prepagata revolving, dunque, torna utile in tutti quei casi in cui non si hanno sufficienti garanzie per ottenere un altro tipo di prestito. Accettando di pagare una maggiore percentuale di interesse, l’accesso al credito diviene possibile anche per tutte quelle categorie di persone che non possono contare su una busta paga fissa per ottenere un’altra forma di credito, tra cui lavoratori interinali, studenti e disoccupati. Inoltre, la carta revolving è ottenibile molto più velocemente rispetto ad un prestito classico e non richiede particolari pratiche burocratiche.

Un’ultima cosa da tenere in considerazione nel confronto tra carte revolving e piccoli prestiti è la somma di denaro sulla quale vengono calcolati gli interessi. Mentre per i piccoli prestiti gli interessi maturano su tutto il capitale concesso, indipendentemente dal fatto che venga utilizzato o meno, con l’uso di una carta revolving gli interessi vengono calcolati solo sulla cifra realmente spesa e non sull’intero importo ricaricato. Prima di scegliere quale prodotto finanziario si desidera ottenere, valutare sempre bene qual è la somma di denaro di cui si ha effettivamente bisogno e, in base a questa, considerare gli interessi che si dovranno poi corrispondere.

Carta revolving Piccolo prestito
Non servono garanzie Occorre dimostrare le proprie entrate economiche
Interessi elevati Interessi contenuti
Facile da ottenere per chiunque Ottenibile solo da chi ha un reddito stabile e delle garanzie
Interessi calcolati solo su quanto speso Interessi calcolati sull’intera somma erogata

Come ottenerla

Poichè non si devono rispettare particolari requisiti, non è affatto difficile ottenere una carta revolving. Non è neppure particolarmente complicato trovare un ente creditizio a cui richiederla perché ormai tutti i principali istituti di credito hanno sviluppato una loro carta revolving ed è possibile ottenerla anche dalle più rinomate catene bancarie online, senza doversi rivolgere obbligatoriamente ad una finanziaria (che farebbe lievitare ulteriormente gli interessi).

È sufficiente compilare un modulo di richiesta molto semplice per avere la carta revolving recapitata presso la propria residenza.

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