Prestiti on line con altri finanziamenti in corso: migliori offerte online del 2024

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Poco tempo fa si è deciso di acquistare un immobile da adibire come abitazione personale. Mancavano i fondi per farlo e quindi è stato richiesto un prestito personale, magari finalizzato proprio per l’acquisto di una casa, ad una banca o una finanziaria. Oggi si vorrebbe realizzare un nuovo progetto, anche stavolta non si ha a disposizione la liquidità per farlo ma ancora si stanno pagando le rate di restituzione del prestito precedente. Come fare per trovare il denaro necessario? Si può richiedere un nuovo prestito personale pur avendone già un in corso di restituzione? A chi bisogna rivolgersi e quali requisiti bisogna rispettare?

Importi erogati e tempi

Pur avendo già un altro finanziamento in corso, banche e finanziarie sono disposte a concedere anche cifre elevate per un secondo prestito personale. Se la propria situazione economica permette di pagare agevolmente le rate di entrambi i prestiti, è possibile ottenere nuova liquidità anche fino a 30.000 euro.

Il tempo concesso per la restituzione, e di conseguenza il numero di rate mensili, è in funzione dell’importo richiesto e direttamente proporzionale ad esso.

Per cifre di una certa importanza, possono essere concesse anche 120 rate mensili, ovvero 10 anni di tempo, per restituire il capitale concesso e pagare gli interessi.

Rivolgendosi alle banche o agli intermediari, si può richiedere un secondo prestito non finalizzato, in modo da poter disporre liberamente del capitale così ottenuto. Oppure, scegliere un prestito finalizzato all’acquisto di un predeterminato bene o servizio, come ad esempio un prestito per consolidamento debiti, in modo da usufruire di particolari vantaggi legati alle promozioni del momento.

Alcune finanziarie, per stabilire la liquidità massima che può essere concessa a chi ha già un prestito in corso, applicano le stesse regole stabilite per la cessione del quinto.

Il capitale ottenuto, quindi, deve essere rimborsabile in rate che non superano il 20% delle entrate economiche mensili del richiedente.

Chi può richiedere un nuovo prestito con altri già in corso?

Un nuovo prestito personale, quando si hanno già altri finanziamenti in corso, può essere richiesto da chiunque abbia una propria entrata economica regolare e sia in grado di dimostrarla.

Possono accedervi, dunque, imprenditori, lavoratori dipendenti e anche chi percepisce reddito da attività non lavorative.

Per una questione di tutela da parte delle banche, spesso un secondo prestito viene concesso solo a chi ha una busta paga o percepisce una pensione, per poter applicare la cessione del quinto o la delega di pagamento come garanzia sul pagamento delle rate.

E i cattivi pagatori?

A seconda della banca o dell’intermediario creditizio cui ci si rivolge, anche i cattivi pagatori potrebbero riuscire ad ottenere un prestito personale con altri finanziamenti in corso.

Questa opportunità, però, è generalmente riservata a chi dispone di una busta paga da esibire a garanzia oppure percepisce una pensione.

La scelta di limitare l’accesso al credito ai cattivi pagatori che sono lavoratori dipendenti o pensionati è dettata dalla necessità di applicare un finanziamento con cessione del quinto dello stipendio o della pensione, in modo che l’ente di credito possa tramite questi tutelarsi e avere la garanzia del rientro del suo capitale e dell’incasso degli interessi.

In tutti i casi, la firma di un garante è sempre consigliata per ottenere più facilmente il prestito. Questa si rivela particolarmente utile principalmente per i neo assunti e per i lavoratori interinali o a tempo determinato.

Preventivi

Il processo di ricerca dei preventivi, per trovare il finanziamento che meglio incontra le esigenze del richiedente, non è esattamente uguale a quello che si metterebbe in atto per il primo prestito. Questa differenza è dovuta al fatto che non tutte le banche sono disposte a concedere un finanziamento a chi ancora non ha finito di pagare le rate di un prestito contratto in precedenza, a maggior ragione se si tratta di un cattivo pagatore.

Ecco che allora occorre prima fare una ricerca mirata ad individuare quali sono gli istituti di credito che concedono un prestito con un altro finanziamento in corso.

Solo una volta individuati si può procedere con la normale richiesta dei preventivi, con la stessa procedura adottata per qualunque altro prestito.

Nel modulo di richiesta occorre lasciare i propri recapiti a cui si è facilmente reperibili. Spesso, infatti, sia le banche che le finanziarie richiedono un colloquio con un loro consulente prima di approvare o negare il prestito personale.

Tramite questo colloquio, il consulente ha il compito di verificare se il richiedente ha realmente la capacità finanziaria per sostenere il pagamento delle rate di un ulteriore finanziamento.

Qualora così non fosse, se cioè un secondo prestito personale non sarebbe economicamente sostenibile dalll’interessato, l’istituto di credito respingerà la richiesta di finanziamento. Diversamente, essa verrà approvata e l’iter seguirà i tempi e le modalità previsti per tutti gli altri tipi di finanziamento.

Rifiuto della richiesta di prestito

Quali potrebbero essere i motivi per cui un istituto di credito ha rifiutato la richiesta di finanziamento? Poichè come primo criterio viene posto il reddito del richiedente, è opportuno verificare che le proprie entrate economiche siano effettivamente sufficienti a permettere l’ottenimento di un secondo prestito. Il primo motivo di rifiuto potrebbe essere, infatti, un reddito non sufficientemente elevato.

A tal proposito, si consiglia anche di controllare la documentazione allegata, in modo da verificare eventuali errori riportati in busta paga o sull’Attestazione ISEE.

Sempre correlato al reddito, è la somma totale delle altre rate da corrispondere. Se, per i finanziamenti già in corso, la somma delle rate è troppo alta, allora la banca potrebbe non ritenere economicamente sostenibile un ulteriore finanziamento e respingere la richiesta fatta.

Si può incorrere in un rifiuto anche se il finanziamento in corso è stato richiesto troppo recentemente. È consigliabile aspettare almeno 12 mesi prima di richiedere un ulteriore prestito personale, altrimenti le banche potrebbero rifiutare di concedere il credito.

O ancora, potrebbe essere che si è stati segnalati al Crif come cattivi pagatori e l’istituto di credito prescelto non eroghi finanziamenti a questa categoria.

Alcuni istituti di credito hanno criteri molto restrittivi a tal riguardo e impediscono di ottenere un secondo finanziamento anche a chi sta facendo da garante ad un soggetto che ha un prestito in corso di cui non sta provvedendo al regolare pagamento delle rate.

Bisogna, pertanto, anche verificare se si è in questa situazione prima di inoltrare una seconda richiesta di prestito personale ad un diverso ente creditizio.

Come ultimo consiglio, in caso di rifiuto di un prestito con altri finanziamenti già in corso, si suggerisce di far trascorrere almeno trenta giorni prima di rivolgersi ad un’altra banca e inoltrare una nuova richiesta. Questo arco di tempo è necessario affinché il nome del richiedente venga rimosso dai database del Crif (a meno che non si stia parlando di un cattivo pagatore o di un protestato). In tal modo, la nuova banca a cui ci si rivolge non sarà informata riguardo il precedente rifiuto. Spesso, infatti, avviene che le banche rifiutino una richiesta di finanziamento per il semplice motivo che anche un altro istituto di credito lo ha fatto, senza andare ad indagare le motivazioni o verificare se il richiedente è effettivamente in grado di sostenere il pagamento delle rate di un nuovo prestito oppure no.

Consolidamento debiti

Quando si hanno già altri finanziamenti in corso, con diverse rate mensili da pagare, spesso si richiede un ulteriore prestito personale per poter operare un consolidamento dei debiti.

In tal modo, tutti i precedenti finanziamenti vengono estinti in anticipo rispetto alla loro naturale scadenza e le precedenti rate saranno convogliate in una sola.

Questa potrà avere un importo inferiore rispetto alla somma delle precedenti, sia perché il nuovo finanziamento ha un tasso di interesse più vantaggioso, sia perché si possono diluire gli importi in un maggiore arco di tempo. Un altro vantaggio del consolidamento debiti è quello di poter ottenere anche nuova liquidità, ricevendo in prestito un importo maggiore di quello necessario a consolidare i precedenti debiti.

Possono richiedere un prestito di consolidamento debiti tutti i lavoratori dipendenti con un reddito stabile e sufficiente a coprire l’importo della nuova rata mensile. Per tutte le altre categorie, come lavoratori con contratto a progetto o a tempo determinato, e per chi è già stato precedentemente segnalato al Crif come cattivo pagatore, occorre sempre la firma di un garante che abbia un reddito stabile opportunamente documentato.

Attenzione: qualora i finanziamenti ancora aperti siano di importo elevato, gli enti di credito possono rifiutarsi di concedere un altro prestito personale per consolidare i precedenti debiti.

Il prestito personale per il consolidamento debiti si può richiedere comodamente online con le stesse modalità utilizzate per gli altri finanziamenti.

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