Prestiti online per badanti: migliori prodotti, offerte del 2024 per badanti

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Le badanti, così come le collaboratrici domestiche, sono inquadrate dalla legge italiana come lavoratrici dipendenti. Questo permette loro di accedere a questi tutti i tipi di finanziamento disponibili sul mercato, proprio in virtù della presenza di una busta paga che rappresenta per le banche una garanzia di rientro del capitale concesso. Ma esistono dei prestiti specifici per questa categoria? Ci sono dei vantaggi particolari o dei requisiti per poter richiedere il credito al consumo quando si rientra in questa categoria di lavoratori? Quali sono i migliori prestiti disponibili per le badanti?

Chi sono le badanti

Una badante è una persona, dotata di opportuna preparazione professionale, che viene assunta per prendersi cura di un anziano o di qualunque altra persona non sia autosufficiente. In rari casi, alle badanti viene affidato il semplice ruolo di dame di compagnia il cui compito consiste nel tenere appunto compagnia alla persona indicata, senza dover svolgere altre mansioni quali aiutare nell’igiene e nella cura della persona e della casa dove essa vive. La badante non svolge il proprio lavoro solo all’interno dell’abitazione presso cui l’assistito risiede ma il suo aiuto è richiesto anche per portare a termine tutte quelle azioni di vita quotidiana che andrebbero svolte al di fuori del proprio appartamento e che per una persona con mobilità ridotta potrebbero rappresentare un enorme problema.

La badante, pertanto, ha anche il compito di fare la spesa alimentare, svolgere le varie commissioni al posto dell’assistito e accompagnare lo stesso qualora avesse bisogno di effettuare delle uscite per recarsi presso un medico o un qualsiasi altro luogo.

Per poter svolgere questo lavoro, le qualifiche sanitarie sono quasi sempre richieste e diventano spesso obbligatorie quando si tratta di assistiti cui bisogna somministrare farmaci oppure sono soggetti particolarmente fragili ed è necessario che la badante sia sufficientemente preparata per poter affrontare una eventuale situazione di emergenza. Non è un lavoro facile e sicuramente non è adatto a tutti. Richiede impegno, dedizione, molta pazienza e soprattutto una notevole resistenza sia fisica che emotiva, soprattutto in caso si debba dare assistenza a persone con problemi comportamentali dovuti ad una malattia.

Le garanzie

Come per ogni altra richiesta di finanziamento, anche quella di prestito personale per badanti necessita di alcune garanzie.

Sebbene ogni istituto di credito abbia delle proprie regole per quanto riguarda l’erogazione del credito, le garanzie richieste per ottenere questo tipo di prodotto finanziario non variano molto tra una banca e l’altra.

La garanzia principale per ottenere un prestito personale è sempre e solo una: il reddito. Tutte le altre hanno minore importanza rispetto a questa. Senza un buon reddito, che sia soprattutto dimostrabile, l’ottenimento di liquidità da parte degli enti creditizi diventa davvero complicato.

Il problema del contratto

Sebbene la normativa prevede che le badanti, grazie al contratto di lavoro collettivo, siano considerate come delle lavoratrici dipendenti titolari di busta paga, l’ottenimento del credito per questa categoria lavorativa potrebbe non essere così semplice come per gli altri lavoratori dipendenti. Il primo ostacolo è rappresentato dallo stesso contratto di lavoro. Le badanti, infatti, troppo spesso vengono assunte con un contratto a tempo determinato che viene di volta in volta rinnovato una volta raggiunta la scadenza. Per ottenere un finanziamento, soprattutto se si ha bisogno di un importo consistente, generalmente viene richiesto un contratto a tempo indeterminato o comunque la scadenza di questo non deve collocarsi nel breve periodo. Con un contratto a tempo determinato, la badante può richiedere in prestito solo un capitale il cui ammontare è tale da fare in modo che la restituzione completa avvenga entro la scadenza del contratto di lavoro.

Straniera o italiana?

Anche all’interno della stessa categoria lavorativa, ci sono alcune differenze al momento della richiesta di un prestito personale. In particolar modo, per quanto riguarda i finanziamenti alle badanti, le principali differenze si riscontrano a seconda che a richiedere la liquidità sia una lavoratrice straniera oppure una italiana. Ad esempio, le garanzie richieste ad una badante italiana possono differire da quelle di una straniera.

Per entrambe, però rimangono uguali le garanzie costituite dal reddito personale e dal contratto di lavoro, che deve essere preferibilmente a tempo indeterminato.

Come garanzie aggiuntive, alle badanti straniere viene sempre richiesto il permesso di soggiorno, se si tratta di persone provenienti da un Paese posto al di fuori dell’Unione Europea. Poichè con la nascita dell’UE le persone possono circolare liberamente all’interno degli Stati che ne sono membri, ad una badante proveniente da una qualsiasi Nazione facente parte della Comunità Europea non verrà chiesto alcun permesso di soggiorno, anche se straniera. Dovrà, invece, presentare comunque della documentazione a dimostrazione che la sua attuale residenza principale si trova in un qualunque punto all’interno del territorio italiano e non più nel suo Stato di provenienza.

Anche per quanto riguarda il reddito, esso deve provenire, almeno per la maggior parte, da lavoro svolto all’interno dei confini nazionali.

Una badante che risiede in territorio italiano ma svolge la sua attività lavorativa in un altro Stato, ad esempio in un Paese confinante quale può essere la Francia, difficilmente avrà la possibilità di ottenere del credito da un ente finanziario con sede in Italia.

Per quanto riguarda, invece, il tasso di interesse applicato al finanziamento richiesto, esso non subisce alcuna variazione in funzione della provenienza geografica della badante.

Badanti senza busta paga

Purtroppo, tantissimi italiani rifiutano di assumere una badante con un regolare contratto di lavoro e costringono queste donne, per la maggior parte provenienti da un Paese straniero o in condizioni di forte bisogno economico, a lavorare “in nero”.

Oltre a non avere un contratto di lavoro che le tuteli contro ogni eventualità (trattamenti di fine rapporto, ferie, malattie non esistono per loro), queste lavoratrici riscontrano notevoli problemi anche nella vita quotidiana.

Non potendo esibire una busta paga per dimostrare il loro reddito personale, avranno notevoli difficoltà anche a trovare un immobile da prendere in affitto o ad accedere ad un acquisto a rate. I problemi, dunque, non si riscontrano solo al momento di ottenere un prestito personale. Una situazione di questo tipo deve essere sempre denunciata alle autorità competenti. Il lavoro nero è illegale e la badante ha diritto a lavorare con un regolare contratto che ne tuteli i diritti.

Poichè una badante senza contratto è anche una persona senza busta paga, nel momento in cui si richiede un prestito personale ad un qualsiasi istituto di credito si viene trattati come disoccupati. Pur avendo un reddito fisso mensile, la badante senza contratto si ritrova a dover fornire agli istituti di credito delle garanzie aggiuntive al fine di ottenere il credito di cui ha bisogno. Una di queste è costituita dal garante. Egli firmerà il contratto di prestito assieme alla badante e si impegnerà a saldare il debito al posto di lei qualora, per sopraggiunte condizioni economiche, non fosse più in grado di farlo.

Al fine di poter ricoprire il ruolo di garante, la persona designata a questa carica deve possedere un proprio reddito, non basso e soprattutto dimostrabile tramite busta paga, non deve essere eccessivamente indebitato e, soprattutto, non deve risultare nei database Crif come cattivo pagatore.

Poichè non è affatto facile trovare una persona disposta ad assumersi questo impegno, soprattutto nel caso in cui la badante sia straniera, le possibilità di ottenere un prestito personale sono quasi nulle. Uno spiraglio viene offerto dai finanziamenti di importo molto piccolo, per ottenere i quali è spesso sufficiente ottenere il cosiddetto prestito su pegno. Esso consiste nel dare in garanzia alla banca, o all’intermediario finanziario, un proprio bene personale che abbia un valore economico congruo al capitale che si intende richiedere. Esso deve essere tale da coprire interamente sia l’importo del credito concesso che quello da corrispondere per le spese accessorie o per gli interessi.

Questi prestiti, generalmente, prevedono importi molto piccoli, spesso inferiori ai mille euro e pertanto possono non solo essere erogati immediatamente, ma il capitale richiesto può essere ottenuto anche direttamente in contanti poiché il l’importo erogato si trova al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge contro il riciclaggio di denaro.

Gli oggetti presi in pegno dalla banca vengono accuratamente custoditi e non vi è praticamente alcun rischio che vadano perduti. Al termine del pagamento delle rate mensili, quindi, li si potrà riavere indietro.

Altri tipi di prestito personale cui le badanti possono accedere anche senza busta paga sono i prestiti cambializzati e i prestiti tra privati (peer to peer landing). Tuttavia, a causa dei tassi di interesse piuttosto elevati connessi a questo tipo di finanziamenti, si consiglia quando possibile di orientare la propria scelta verso altre forme di credito a consumo.

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